Marco Polo torna in Cina

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Pubblicato Venerdì, 26 Luglio 2024 10:30

Si dice che la Cina sia il tempio del tennis tavolo, dove nascono e crescono i campioni come Malong, Fan Dong e Wang Chuqin, dove, attraverso il duro allenamento e la tradizione, semplici ragazzi diventano divinità del ping pong. 

E cosi abbiamo deciso: quest’estate si va in Cina a scoprire le  origini dei campioni della nostra disciplina.

Nel mese di luglio il settore giovanile della società Marco Polo di Brescia, composto da dieci ragazzi e guidato dai tecnici Wang Xuelan e Ge Keqiang, ha compiuto un significativo  viaggio in Cina, spostandosi di città in città e di palestra in palestra.

Kunming è stata la prima tappa, città nella quale sono stati organizzati un allenamento intenso e delle partite amichevoli insieme alla squadra regionale di Yuannan. Il risultato è stato soddisfacente: i nostri ragazzi hanno visto un tennis tavolo molto serio ed un tipo di allenamento più duro del loro, inoltre hanno conosciuto ragazzi cinesi simpatici come loro.

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Se il nostro viaggio in Cina fosse stato un banchetto, allora quello di Kunming sarebbe stato un antipasto delizioso, preludio alla portata principale che doveva ancora arrivare. Infatti, tra il giorno 11 ed il giorno 21 luglio, nella città di Huangshi, all’interno della base di allenamento della squadra nazionale cinese, si sono svolti un campus ed un torneo internazionale. 

Atleti giovani che venivano da Italia, Stati Uniti, Germania, Macao, Laos etc.  hanno confrontato la loro tecnica di ping pong ed approffondito l’amicizia, facendo un mega stage tutti insieme.

Durante i sette giorni di allenamenti, è stato emozionante vedere una palestra con più di 40 tavoli; è stato stimolante giocare con ragazzi di lingua, pelle, cultura diverse e talvolta anche con un diverso modo di giocare. Ma una cosa era comune a tutti: l’amore per il tennis tavolo. E questa passione ci ha qui radunati da vari angoli del mondo! 

Si andava in palestra 2-3 volte al giorno. Nonostante la fatica, la palestra era sempre piena, alcune volte anche quando il programma avrebbe previsto una pausa. La voglia di pong pong era alle stelle.

Il 19 luglio è stato poi un giorno particolare: uno dei nostri ragazzi, Cristiano Ferrari, ha compiuto 16 anni, e così è stata organizzata una festa con tutta la squadra! Il viaggio in Cina ha avuto un risvolto gioioso, ping pong a parte.

In chiusura del grande evento è stato organizzato il torneo internazionale “Huaxin Stiga cup” che è durato tre giorni. 78 atleti giovanili provenienti da 16 paesi hanno formato 28 squadre, senza distinzione di sesso e categoria, offrendo al pubblico partite spettacolari. 

Il livello del torneo era molto alto perché vi partecipavano anche i forti giocatori cinesi. L'organizzazione è stata perfetta e meravigliosa: una cerimonia di apertura, con danze locali ed esibizione di arti marziali, ha reso il torneo simile ad una mini Olimpiade. Inoltre, ogni giorno, l'ingresso degli atleti e degli arbitri era accompagnato da una musica "gloriosa” che riempiva il cuore di voglia di combattere e vincere. I giudici erano seri e professionali: mezz’ora prima di iniziare le gare tutte le racchette venivano controllate e consegnate. Con fantasia e serietà, il torneo “Huaxin Stiga Cup” è stata una vera festa del tennis tavolo!

 I nostri 10 ragazzi hanno partecipato al torneo distribuiti in 4 squadre, ottenendo degli ottimi risultati:

La prima squadra, denominata “Marco Polo Italia” e composta dai nostri Stefano Moras, Gabriele Lancini con Giovanni Scucchiaro (TT Vicenza) si è classificata quinta.

La seconda, denominata “squadra unita Italia-Danimarca” e composta da Filippo Bruni, Ludovico Bini (TT Saronno) e Mike Zhang (Danimarca) si è classificata dodicesima.

La terza, denominata “squadra unita Italia- Stati Uniti” e composta da Giorgia Filippi, Alessandra Benassi e Ziyi Jenna Wang (Stati Uniti) si è classificata diciottesima.

Infine la quarta squadra, denominata “Marco Polo Italia 2” e composta da Roman Tregambe, Cristiano Ferrari e Filippo Ferrari si è classificata diciannovesima.

I quindici giorni in Cina sono volati in un baleno. Attraverso il tennis tavolo, abbiamo assaporato anche la cultura cinese e visto un mondo lontano e diverso. Lo scopo del viaggio era proprio questo: conoscere meglio il mondo per rendere migliori noi stessi!

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